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LETTERA APERTA AI SACEDOTI DEL NASCONDIMENTO

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  "Il Curato d’Ars era umilissimo, ma consapevole, in quanto prete, d’essere un dono immenso per la sua gente: “Un buon pastore, un pastore secondo il cuore di Dio, è il più grande tesoro che il buon Dio possa accordare ad una parrocchia e uno dei doni più preziosi della misericordia divina”. [3]  Parlava del sacerdozio come se non riuscisse a capacitarsi della grandezza del  dono  e del  compito  affidati ad una creatura umana: “Oh come il prete è grande!... Se egli si comprendesse, morirebbe... Dio gli obbedisce: egli pronuncia due parole e Nostro Signore scende dal cielo alla sua voce e si rinchiude in una piccola ostia...”. [4]  E spiegando ai suoi fedeli l’importanza dei sacramenti diceva: “Tolto il sacramento dell'Ordine, noi non avremmo il Signore. Chi lo ha riposto là in quel tabernacolo? Il sacerdote. Chi ha accolto la vostra anima al primo entrare nella vita? Il sacerdote. Chi la nutre per darle la forza di compiere il suo pellegrinaggio? Il sacerdote. Chi la prepare

Amore: dal sentimentalismo alla Croce

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" Noi predichiamo Cristo crocifisso, scandalo per i Giudei, stoltezza per i pagani" (1Cor 1,23) Un gran numero di esponenti del clero cattolico, a tutti i livelli gerarchici, cadono nell'eresia dell'omosessualismo. L'omosessualismo è una teoria pagana che affonda le sue radici  nel 1973 quando l'American Psychiatric Association ( APA ) rimosse l' omosessualità  dal Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali. Si teorizzò, senza alcun approfondimento di carattere scientifico, che l'omosessualità sarebbe una "normale variante delle sessualità umana". Negli anni '80 l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) recepì tale definizione facendola propria e da quel momento si diffuse in tutto il mondo. Ma ciò che a noi cattolici interessa non sono di certo le "autorità" di questo mondo; per noi le uniche autorità di riferimento, che definiscono cosa sia la "sessualità umana", sono le Sacre Scritture, la Tradizio

Il Timone: la giornalista Raffaella Frullone commenta "Veritas Supplicans"

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  Fiducia supplicans. Omosessuali cattolici scrivono al Papa (Fonte: Il Timone) « Col timore di un bambino ferito dalle parole del papà ». Inizia così la lettera indirizzata al Papa Francesco e che parla di   Fiducia Supplicans. Una testo che arriva a poche settimane dall’uscita del   reportage del Timone in   Nino Spirlì, Philippe Arino, Giorgio Ponte, Paolo Olivieri e Norberto Parmeggiani, che la attrazione per lo stesso sesso la hanno sperimentato o la sperimentano sulla propria pelle, hanno fatto emergere, alla luce della loro storia, le criticità e i dubbi sulla dichiarazione del Dicastero per la Dottrine della Fede   di fronte a cui non pochi vescovi e diverse conferenze episcopali hanno espresso   pubblicamente il loro dissenso. Il testo si è portato dietro un vero e proprio terremoto che ha reso necessario un “chiarimento” che se possibile ha confuso ancora di più.   Ora arriva un blog   che fa sentire un’altra voce ancora. « Siamo omosessuali cattolici, accompagnati dalle nost

LIFE SITE NEWS - Il giornalista Doug Mainwaring commenta "Veritas Supplicans"

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  Fedeli omosessuali cattolici rimproverano Papa Francesco per Fiducia Supplicans «Santo Padre, noi aspiriamo alle cose più alte, aspiriamo al Paradiso.  Non abbiamo bisogno di una amichevole pacca sulla spalla, pietosa e degradante come quella di Fiducia Supplicans.' (  LifeSiteNews  ) – Un gruppo di fedeli cattolici che vivono con la croce dell’attrazione per lo stesso sesso hanno scritto una lettera aperta a Papa Francesco, rimproverando il pontefice per  Fiducia Supplicans  perchè il messaggio che invia “a scapito della verità”. Datata “Mercoledì delle Ceneri”,  la lettera  è apparsa per la prima volta in italiano sul blog “Omosessuali cattolici, le loro famiglie ei loro amici”.  In un evidente gioco di parole, il gruppo ha intitolato la lettera  Veritas Supplicans  , “Chiedo la verità”. Come molti cattolici attratti dallo stesso sesso in tutto il mondo, il gruppo di italiani rifiuta eroicamente l’omosessualità e sceglie invece giorno dopo giorno di vivere una vita casta. E men

Omosessuali cattolici che amano la propria fede e vivono la castità: cosa pensano della “Fiducia supplicans”?

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  Omosessuali cattolici che amano la propria fede e vivono la castità: cosa pensano della “Fiducia supplicans”? di Carmelo Lòpez-Arias (FONTE:   Religión en Libertad Nella dichiarazione  Fiducia supplicans   troviamo sei volte l'espressione “  coppie dello stesso sesso  ”, ma  non compare la parola “  castità ”.  Tuttavia, quella virtù, intesa come definita dal  Catechismo della Chiesa Cattolica  (una parte della temperanza, "che tende a impregnare di razionalità le passioni e gli appetiti della sensibilità umana"), è l'aspirazione più alta di molti cattolici che  sperimentano la stessa attrazione sessuale e desiderio di vivere secondo la legge di Dio  . Cosa ha significato per loro questa dichiarazione del Dicastero per la Dottrina della Fede, con la sua  legittimazione delle benedizioni  alle coppie LGBTIQ+ ? Tra le tante testimonianze offerte al riguardo dallo scorso 18 dicembre, quando è stata resa nota  Fiducia Supplicans  , ne segnaliamo  otto (sette uomini e un