LETTERA APERTA A LEONE XIV






Lettera aperta a Leone XIV

Santità,

Con il cuore colmo di afflizione e una profonda sollecitudine per la salvezza delle anime, ci rivolgiamo a Voi, successore di Pietro, colui al quale Nostro Signore ha affidato il compito di confermare i fratelli nella fede. La nostra voce non è quella di ribelli, ma quella di fedeli che, come molti, assistono con dolore alla crescente confusione che si diffonde nella Santa Chiesa di Dio. Abbiamo assistito in questi giorni, come in un sogno angosciante, al culmine di una deriva che, da più di dodici anni, sta erodendo le certezze dottrinali, generando un'ambiguità che mina la fede dei semplici e disorienta il gregge: il cosiddetto "Giubileo LGBTQ+". Il Vostro magistero pare avviarsi a proseguire sulla scia del precedente pontificato, alimentando dubbi e perplessità che, nel silenzio, hanno generato una frattura pericolosa tra il Vangelo e la vita dei fedeli.

È per questo, Santo Padre, che, in obbedienza alla Verità che salva e al Vostro sacro ufficio, ci permettiamo di presentare a Voi i seguenti "dubia". Essi non nascono da un desiderio di polemica, ma da un'urgenza interiore: l'urgenza di una chiarezza dottrinale che possa dissipare l'ombra che si è abbattuta su una delle questioni più delicate del nostro tempo, quella dell'omosessualità. Le nostre domande non sono solo personali, ma rispecchiano le inquietudini di molti che, pur volendo rimanere fedeli a Cristo e alla Sua Chiesa, non riescono a comprendere la direzione che è stata intrapresa.

La Chiesa, nella sua missione di maestra di Verità, ha il dovere di parlare con chiarezza, affinché non vi sia alcun equivoco riguardo a ciò che è conforme alla legge di Dio. Il Vostro silenzio, o il Vostro atteggiamento ambiguo, rischiano di incoraggiare una visione del mondo che è in palese contraddizione con il Vangelo e con la bimillenaria tradizione della Chiesa. Non possiamo rimanere inerti di fronte a un "massacro di anime" che, nell'illusione di una falsa misericordia, vengono allontanate dalla via della santità, che è la via della salvezza.

Primo Dubbio: Sulla Dottrina Cattolica riguardante l'Omosessualità

Santità, il Magistero Cattolico, nel suo costante insegnamento, ha sempre affermato che gli atti omosessuali sono intrinsecamente disordinati perché contrari alla legge naturale, e la tendenza omosessuale "un'inclinazione verso il male morale". Questa dottrina, ribadita innumerevoli volte, si fonda sulla Rivelazione e sulla Sacra Scrittura (cfr. Gen 19, 1-11; Rm 1, 24-27; 1 Cor 6, 9-10). Il Catechismo della Chiesa Cattolica (CCC), al n. 2357, afferma che «gli atti di omosessualità sono intrinsecamente disordinati».

  • Le chiediamo, pertanto, Santità, di confermare o smentire in modo chiaro se Lei considera che la dottrina della Chiesa Cattolica, che definisce gli atti omosessuali come intrinsecamente disordinati, rimanga un punto fermo e immutabile del Magistero o se, al contrario, essa possa essere modificata o rivisitata.

Secondo Dubbio: Sull'Ammissione al Seminario e agli Ordini Sacri

Santità, la Congregazione per l’Educazione Cattolica, nel suo documento del 4 novembre 2005, e ribadito in altri documenti successivi, ha affermato in modo inequivocabile che la Chiesa non può ammettere al Seminario e agli Ordini sacri coloro che «praticano l'omosessualità, presentano tendenze omosessuali profondamente radicate o sostengono la cosiddetta cultura gay». Tale documento ritiene la "cultura gay" come una realtà dannosa, contraria al sacerdozio ministeriale, che invece chiede al candidato un'assoluta e totale castità, nel cuore e nella mente.

  • Le chiediamo, pertanto, Santità, di confermare o smentire se l'insegnamento del Magistero, che vieta l'ammissione al sacerdozio di persone con tendenze omosessuali profondamente radicate e che stigmatizza la "cultura gay" come dannosa per la vita sacerdotale, è ancora in vigore e se la Chiesa mantiene questa ferma posizione, o se, al contrario, essa è stata rivista o abrogata.

La Verità, Santo Padre, è l'unica via per la salvezza. La confusione non può essere il frutto del ministero petrino. Possa il Signore, per intercessione della Beata Vergine Maria, illuminare il Vostro cuore e guidare le Vostre decisioni, affinché il Vostro gregge, in questo tempo di grande incertezza, possa ritrovare la pace nella chiarezza della Verità di Cristo.

Omosessuali cattolici, le loro famiglie e i loro amici

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