LIFE SITE NEWS - Il giornalista Doug Mainwaring commenta "Veritas Supplicans"

 

Fedeli omosessuali cattolici rimproverano Papa Francesco per Fiducia Supplicans


«Santo Padre, noi aspiriamo alle cose più alte, aspiriamo al Paradiso. Non abbiamo bisogno di una amichevole pacca sulla spalla, pietosa e degradante come quella di Fiducia Supplicans.'

LifeSiteNews ) – Un gruppo di fedeli cattolici che vivono con la croce dell’attrazione per lo stesso sesso hanno scritto una lettera aperta a Papa Francesco, rimproverando il pontefice per Fiducia Supplicans perchè il messaggio che invia “a scapito della verità”.

Datata “Mercoledì delle Ceneri”, la lettera è apparsa per la prima volta in italiano sul blog “Omosessuali cattolici, le loro famiglie ei loro amici”. In un evidente gioco di parole, il gruppo ha intitolato la lettera Veritas Supplicans , “Chiedo la verità”.

Come molti cattolici attratti dallo stesso sesso in tutto il mondo, il gruppo di italiani rifiuta eroicamente l’omosessualità e sceglie invece giorno dopo giorno di vivere una vita casta.

E mentre molti – me compreso – stanno lottando per trovare le parole giuste per esprimere il senso di tradimento e di indignazione che stanno sperimentando, questo gruppo ha scritto un commento meravigliosamente formulato ma pungente su alcuni dei danni inflitti dall’infelice pubblicazione da parte della Santa Sede di  Fiducia Supplicans.

Paragrafo dopo paragrafo, dimostrano a Papa Francesco che la sua visione è fondata sul pensiero popolare mondano e non su verità eterne note alla Chiesa da secoli.

“Nel corso degli anni, ti abbiamo visto rivolgerti di persona, con paterna accoglienza, ai tuoi amici transgender e omosessuali, single e coppie, che hanno avuto il privilegio di condividere con Te i loro pensieri e le loro esperienze”, scrivono. “Purtroppo, però, non abbiamo sentito parlare dei vostri incontri con coloro che vivono e sperimentano, per grazia di Dio, la bellezza liberatrice del Magistero cattolico per le persone con attrazione per lo stesso sesso”.

Descrivono la coesistenza di precedenti dichiarazioni di questo papato che affermavano l’immutabile insegnamento della Chiesa sul matrimonio e la complementarità sessuale e di Fiducia Supplicans come “un monumento al relativismo morale nonché una grave offesa alla logica e alla ragione”.

Papa Francesco, Lei, difendendo ad oltranza la Fiducia Supplicans , sembra voler piantare un paletto per segnare un punto di non ritorno. Ci mostra infatti l’inizio di un percorso già segnato e di cui si intravedono i contorni: il sostegno pubblico che avete dimostrato per le unioni omosessuali in ambito civile non mancherà di trovare coerente applicazione in ambito ecclesiale usando lo stesso pretesto di preservare la dottrina sul matrimonio cattolico.

Santo Padre, se quel desiderio del suo cuore di accogliere gli “omosessuali che cercano Dio” è sincero e profondo, perché proporre una benedizione affrettata, svuotata del suo carattere sacramentale, solo perché, per le sue convinzioni personali, l'accoglienza deve necessariamente passare attraverso la piena accettazione, sociale ed ecclesiale, dell’“amore omosessuale”, mutuando così un linguaggio che non appartiene a noi cattolici?

Siete davvero convinti che questo sia il modo giusto per ideare una pastorale cattolica che risponda alle vere domande spirituali di un cuore con attrazione per lo stesso sesso?

Aggiungono poi questa sorprendente dichiarazione:

Vogliamo prendere la nostra croce e seguirlo perché il suo giogo è soave e leggero, mentre il giogo del mondo è duro e porta alla disperazione. Lo abbiamo sperimentato, Santità, perché abbiamo percorso quei sentieri tortuosi e ne portiamo ancora le ferite.

“Tu sai bene che i sentimenti omosessuali sono di per sé disordinati, anche se questo linguaggio non ti piace perché ti sembra duro e offensivo. Non sarebbe pastoralmente più corretto “risolvere il problema” praticando la Verità con Carità, piuttosto che imboccare la strada del sentimentalismo bugiardo?” loro chiedono.

Prima di concludere chiedendo al Papa di «ritirare questo documento inutile e dannoso», fanno un'ultima accorata dichiarazione, forse dimostrando più maturità spirituale e fermezza degli autori del documento radioattivo.

Santo Padre, noi aspiriamo alle cose più alte, aspiriamo al Cielo. Non abbiamo bisogno di una pacca sulla spalla amichevole, pietosa e degradante come quella di Fiducia Supplicans .

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Leggi la lettera tradotta integralmente

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